Domenica 22 Luglio 2018, ore 21 | Chiesa di Santa Maria in Castello, Carpi (MO)
Evento conclusivo della mostra fotografica di Annalisa Vandelli
Un incontro speciale con Suor Teresina Caffi, biblista missionaria
Ultimo weekend per visitare la mostra di Annalisa Vandelli a Carpi
Alle 21 l’autrice e la missionaria Saveriana in Congo da oltre 30 anni converseranno sulla Pace oggi
Ad un mese esatto dall’inaugurazione, domenica 22 luglio l’originale mostra di testi e foto “Vi lascio la pace” chiuderà la sua permanenza carpigiana. E per la giornata di congedo sono stati programmati diversi momenti riservati a tutti coloro che già l’hanno visitata e a coloro che lo faranno in extremis, prima che venga disallestita per migrare in qualche altro luogo.
Alle 17,30 e alle 18,30, presso la Chiesa di Santa Maria in Castello di Carpi, in Piazzale Re Astolfo, meglio conosciuta come Sagra, i visitatori potranno partecipare alle ultime due visite guidate direttamente dall’autrice, sperimentando un’esperienza che, come hanno confermato i molti che l’hanno visitata in queste settimane, va oltre la semplice ‘mostra’, diventando un percorso intimo, personale, da effettuare in solitudine e raccoglimento, affinché le fotografie rimandino a una meditazione e a un orientamento sul nostro viaggio terreno.
Ma il vero momento clou, dopo un piccolo rinfresco nel cortiletto adiacente alla Chiesa, anch’esso sede di mostra, previsto per le ore 20, sarà lo speciale incontro in programma alle ore 21 dove Annalisa Vandelli e Suor Teresina Caffi, biblista missionaria Saveriana, in Congo da oltre 30 anni, converseranno con i presenti su quanto quella Pace che ci è stata lasciata entri nelle nostre vite di oggi.
Un momento che sicuramente sarà particolarmente emozionante e denso di riflessioni e di intensità.
Nel corso di questo mese sono state centinaia i visitatori ed in particolare le serate con l’autrice hanno registrato presenze tra le 200 e le 300 persone.
Ricordiamo che l’evento, curato da Roberta Pè, nasce nel contesto della Festa più pazza del mondo, fortemente voluto dall’Associazione Gli Argonauti, gode del sostegno di Migrantes Diocesana, del Patrocinio del Comune di Carpi ed è stata sostenuta dalla Falegnameria Benedetti di Pavullo e dall’Officina Citroen Cotugno.
Dichiarazione dell’autrice
“Vi lascio la pace è un pro memoria interiore, un viaggio dentro se stessi attraverso le vite degli altri, sconosciuti ma preziosi testimoni e interlocutori. La Chiesa della Sagra, nella sua grandiosa semplicità, è il
luogo ideale per contenere questo sussurro, perché non c’è bisogno di gridare ma di rientrare in se stessi e c’è bisogno di un luogo che ha osservato e contenuto la storia per dirci che ora tocca a noi.”
Suor Teresina Caffi
Nasce a Pradalunga (Bergamo) il 19 gennaio del 1950. Insieme a dei giovani del suo paese si è aperta ai problemi del mondo con il clima degli anni ’68. Nel 1971, è entrata fra le missionarie di Maria, Saveriane, a Parma. Ha vissuto in Burundi dal 1982 al 1984; è poi passata nell’est della Repubblica De-mocratica del Congo, nella Provincia del Sud-Kivu, dove ha trascorso la maggior parte degli anni suc-cessivi. Il suo servizio è stato quello della catechesi e ora dell’insegna-mento, in particolare di materie bibliche. Collabora con la rete Pace per il Congo.
Trascorre la sua vita tra l’Italia e la Repubblica Democratica del Congo, attraversata, una volta di più lo scorso settembre, da terribili violenze nella capitale Kinshasa. Suor Teresina Caffi (nella foto), missionaria saveriana, ha dedicato le sue energie migliori, la sua passione e le sue competenze alla popolazione congolese, camminando spesso lungo le strade funestate dalla guerra che continua a violentare soprattutto le regioni orientali di questo Paese e cercando di promuovere percorsi di ricerca di giustizia, pace e riconciliazione, a cominciare dal basso. Con la stessa passione e lo stesso amore avevano donato le loro vite alla gente del Congo le tre consorelle Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian. Dopo lunghi anni in prima linea in una delle terre più martoriate d’Africa, sono state uccise nella notte tra il 7 e l’8 settembre 2014 nella loro casa di Kamenge, in Burundi, dove stavano vivendo gli anni della vecchiaia, sempre a servizio della gente più povera, umile e dimenticata.