Altidona, Domenica 23 luglio, ore 19 OPENING
IN UN VORTICE DI POLVERE
Fotografie di Annalisa Vandelli
a cura di Tatiana Agliani e Uliano Lucas
Visitabile dal 23 luglio al 20 agosto 2017 dalle 18 alle 22
chiusura lunedì, ingresso gratuito
Altidona (Fermo), presso la Galleria sotto l’Arco, ospita IN UN VORTICE DI POLVERE, una mostra fotografica di Annalisa Vandelli a cura di Tatiana Agliani e Uliano Lucas.
“Dieci anni di parole e immagini, dieci anni di notizie e riflessioni, che ci interrogano su un Sud del mondo che continuiamo a non vedere, a non considerare, malgrado migliaia di migranti ce ne portino quotidianamente i drammi e i problemi con le loro vite spezzate, malgrado le nostre scelte di vita e le nostre politiche abbiano condizionato la sua storia recente e passata. Quasi che i confini del mondo ancora oggi si fermassero alle Colonne d’Ercole. (…) E hai fatto tutto questo con una delicatezza che si scopre negli sguardi che ti vengono restituiti dalle persone ritratte. Con una fotografia partecipe che abbandona il mito dell’obiettività per entrare nella vita dei protagonisti delle immagini.”
(Uliano Lucas e Tatiana Agliani)
L’Associazione Culturale Altidona Belvedere nasce ufficialmente in Altidona (FM) nel novembre 2003 ma inizia informalmente la sua attività già alla fine degli anni ’90.
Grande e importante è stato lo stimolo rappresentato da una rilevante figura della cultura artistica tedesca, Joachim Blueher, prima gallerista e ora, da più di dieci anni Direttore dell’Accademia tedesca “Villa Massimo” di Roma.
Dal 2005 l’Associazione ha avviato una lunga serie di mostre dedicate ai più grandi nomi della fotografia italiana: Uliano Lucas, Letizia Battaglia, Tano D’Amico, Romano Cagnoni, Francesco Cito, Mario Dondero, Ugo Mulas, Monika Bulaj, Fausto Giaccone, Danilo De Marco, Romano Folicaldi. Con la costituzione della fototeca sono state realizzate alcune mostre finalizzate alla valorizzazione dei fondi conferiti.
Raro, se non caso unico in Italia, è l’aver acquisito, da tre anni, un archivio tra i più importanti della storia della fotografia italiana e internazionale: l’archivio di Mario Dondero. Si tratta di un patrimonio culturale di inestimabile valore composto da circa 250.000 diapositive a colori e 350.000 negativi in bianco e nero qualche migliaio di stampe in bianco e nero, 150 quaderni di appunti e annotazioni. Sessanta anni di storia della cultura italiana e internazionale da riordinare, inventariare e digitalizzare al fine di poter estendere la conoscenza della sua opera (in larga parte inedita) e conservare e trasmettere questo patrimonio alle generazioni future. Un patrimonio che, non a caso, è stato considerato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali “Archivio di interesse storico particolarmente importante”.
L’importanza di Dondero per la cultura italiana è misurabile con lo spazio che la sua recente scomparsa ha avuto su tutta la stampa nazionale, sulla rete e su tutti i media del Paese, come in Francia e nel resto d’Europa.
Era quanto mai importante che un personaggio dello spessore culturale e professionale di Mario Dondero, che aveva scelto Fermo per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, lasciasse il suo archivio nella nostra Regione: così è stato, grazie all’amicizia e alla fiducia che ha riposto nei confronti dell’Associazione.
Dopo tre anni di attività, la Fototeca Provinciale di Fermo (gestita dall’Associazione Altidona Belvedere), i cui dirigenti e collaboratori operano secondo le regole del puro volontariato, ha raggiunto obiettivi importanti e superiori rispetto alle aspettative più ottimistiche. Ha acquisito e gestisce numerosi fondi fotografici e, grazie al contributo e alla lungimiranza della Provincia di Fermo, ha ottenuto i diritti d’uso su un cospicuo numero di file dell’archivio Crocenzi (una delle maggiori figure della fotografia italiana ed europea, il cui patrimonio è stato restituito al territorio fermano e marchigiano); ha organizzato alcune importanti mostre che hanno riaperto interi capitoli della storia culturale del nostro territorio.
Andreas Neufert commenta: “Le fotografie di Annalisa Vandelli sono al tempo stesso road pictures e singolari composizioni poetiche, combinano fugaci racconti di viaggio, con quella particolare stasi della forza iconografica atemporale, ci colpiscono, ci riguardano, e attraverso il confronto con un sistema di valori diverso dal nostro, si caricano di un esotismo del tutto nuovo.”
A cura dell’Associazione Altidona Belvedere – Fototeca provinciale di Fermo